Che “tipo” di attore sei?
Premessa
Conoscersi umanamente è conoscersi come attori
Per fare scelte consapevoli nella recitazione, a qualunque livello, è necessario conoscersi umanamente e come attori. Si parte dalle basi per scoprire e definire il tuo “tipo” ed essere specifici su cosa si offre.
Il tuo “tipo” è l’insieme delle caratteristiche che ti distinguono e che ti avvicinano o allontanano naturalmente da un certo tipo di ruolo
- aspetto, altezza, corporatura, fisionomia, portamento, etnia, aspetto fisico, l’estetica, l’apparenza in ogni declinazione;
- età anagrafica e età scenica: dimostrare più o meno anni può servire a farti proporre anche per ruoli più o meno giovani della tua età
- spirito, personalità, attitudine, i tratti che emergono in maniera immediata e spontanea nel quotidiano e nella recitazione.
Chi sei di primo acchito. Attitudine comica, drammatica, satirica, tragica, grandiosa, minimale.
Conoscere il tuo “tipo” aiuta a fare una proposta chiara e comprensibile
Ogni volta che prova, fa un provino, va in scena o dopo l’azione, l’attore fa una proposta. Non ne esiste una giusta o sbagliata, l’importante è che ci sia una proposta chiara e comprensibile.
Nella recitazione ad ogni livello tutto torna alla specificità
Una proposta chiara e comprensibile è fatta di scelte specifiche. Per fare scelte azzeccate e specifiche è d’aiuto conoscere il tuo “tipo”. Ti permette di usare le tue caratteristiche a tuo favore esaltandole o modificandole. Ti permette di avvicinarti a personaggi e progetti fatti per la tua voce che, soprattutto all’inizio, possono aiutarti a guadagnare esperienza e lavoro con più facilità.
Conoscere il tuo “tipo” aiuta anche registi, CD e chi ti guarda
Per i casting, i registi e per chi guarda, avere una proposta chiara aiuta a capire qual è il tuo stile, la tua impronta e se si sposa con lo stile di un certo progetto, indipendentemente dalla tua bravura.
Il tuo “tipo” è un punto di partenza da cui espandere e costruire personaggi sempre diversi, un lavoro sempre stratificato e creativo
Può succedere che ci si senta intrappolati in un certo “tipo”. Di correre il rischio di essere visti sempre nello stesso modo da casting directors e registi soprattutto quando il nostro “tipo” è molto specifico e molto adatto a certi progetti. Con il tempo e la pratica si arriva ad alterare il “tipo” con modifiche ed accorgimenti che avvicinano a ruoli apparentemente lontani, spingendo l’immaginazione di chi guarda oltre l’ovvio.